Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
La Scuola AUIC
Il 16/10/2015 è istituita la Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni. La Scuola raccoglie, unisce e rinnova le esperienze consolidate delle Scuole di Architettura e Società, Architettura Civile e Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico, coniugando gli apporti delle scienze umane e delle arti con quelli delle scienze esatte e delle tecniche. A questo fine intende rafforzare la collaborazione tra le competenze specialistiche presenti nell’Ateneo, che costituiscono i necessari contributi per delineare un coerente e adeguato processo formativo.
Alla Scuola sono raccordati i Dipartimenti DAStU, ABC, DICA e Dipartimento di Matematica.
Nel 2016, la Scuola AUIC viene rifondata a partire dalle precedenti esperienze didattiche maturate presso il Politecnico di Milano nell’ambito della Scuola di Architettura e Società, della Scuola di Architettura Civile e della Scuola di Ingegneria Edile Architettura.
Il progetto di rifondazione si è basato sulla tradizione della Scuola di Architettura milanese, aperta nel 1865 come “sezione per gli architetti civili” del Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano, che univa le discipline artistiche dell’Accademia di Brera con quelle tecnico-scientifiche del Regio Istituto. La tradizione politecnica, la ricca eredità dei maestri e il forte radicamento nel contesto milanese e internazionale formano il sostrato su cui la Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni ha tracciato il suo percorso di rinnovamento.
Siamo di fronte a un’elevata frammentazione e specializzazione di competenze, alla progressiva modificazione degli strumenti di lavoro dovuta alla digitalizzazione e all’accelerazione impressa dallo sviluppo delle reti di comunicazione immateriali, con importanti conseguenze anche sulla riorganizzazione spaziale delle città e dei territori.
La Scuola ha il dovere di una verifica continua dei percorsi formativi, affinché i corsi di laurea siano in grado di formare giovani architetti, urbanisti, ingegneri e tecnici del settore delle costruzioni, paesaggisti, solidi nei fondamenti e negli strumenti acquisiti, aperti e creativi, capaci di affrontare progettualmente le sfide del futuro, dotati di spiccata capacità critica per consentire loro di affrontare con senso critico, etica e responsabilità la professione in un mondo in rapida trasformazione. Ciò appare tanto più urgente a partire dalle crisi globali che stiamo attraversando: l’emergenza generata dalla pandemia ci ha posto di fronte sia a nuovi modi di affrontare la didattica attraverso la strumentazione digitale, ma soprattutto a sfide da affrontare sul terreno dell’abitare e delle forme di organizzazione dello spazio urbano e insediativo. L’emergenza climatica rende inderogabile la ricerca di soluzioni e l’affinamento delle competenze verso la protezione e la sostenibilità dell’ambiente costruito.
La formazione nell’ambito delle costruzioni è chiamata oggi a confrontarsi con uno scenario di riferimento nel quale alcuni imperativi, proprio nell’ambito dei processi di trasformazione dell’ambiente costruito, assumono una rilevanza determinante: la mitigazione degli impatti antropici sul pianeta; l’adattamento a contesti fortemente condizionati dai cambiamenti climatici, la digitalizzazione. Si tratta di imperativi da tempo presenti nelle agende politiche a tutti i livelli ma che oggi, in relazione all’urgenza con cui si richiedono azioni capaci di produrre risposte efficaci, stanno determinando una ripresa generalizzata del settore e una diffusa richiesta di competenze a lungo neglette.
Transizione ecologica e digitalizzazione costituiscono pertanto il punto di partenza per la precisazione del progetto culturale e didattico della Scuola, laddove questi temi richiedono competenze tecniche molto specifiche e un continuo aggiornamento degli strumenti non sempre al centro dei percorsi formativi universitari.