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GIGI GHO' - Architetto Ingegnere 1915-1998 / Un artefice della Milano moderna

8.9 - 25.10.2021

Curatore/i: Massimo Ferrari e Claudia Tinazzi con Annalucia D'Erchia

In quegli anni si aveva largo spazio per la sperimentazione progettuale. Strutture sottili, strutture a foglio, grandi impianti statici in c.a. e tanto altro. Per quanto mi riguarda i "pensieri strani" non sono altro che idee progettuali talmente innovative, ossia non ancora sperimentate da altri professionisti, che al momento mi stimolavano ad una ricerca tecnica più che formale solo che rappresentavano talmente tanto una novità che non  sapevo neppure io se sarei stato in grado di portare a termine tale percorso progettuale. (...) I miei pensieri strani rappresentavano la fase finale di un progetto di più ampio respiro dove trovavo necessario aggiungere elementi nuovi per nuovi impulsi al progresso dell'edilizia.

Gigi Gho'

Mostra promossa dall'Archivio Gigi Gho e dalla Scuola di Architettura Urbanistica Ingengeria delle Costruzioni

Gianluigi Gho (1915-1998), detto Gigi, è stato un ingegnere e architetto italiano. Attivo nel secondo dopoguerra, ha progettato e costruito numerosi edifici per abitazioni, terziari e industriali. Le sue opere sono citate nei principali studi dedicati al razionalismo milanese e all’architettura moderna negli anni della ricostruzione. Ha lavorato con alcune importanti figure della cultura progettuale italiana come Aldo Favini, Giulio Minoletti e Gio Ponti, col quale ha stretto un duraturo e sincero rapporto di amicizia. Ha collaborato con diversi artisti, tra cui Lucio Fontana e Fausto Melotti. Schiettamente moderno per formazione, Gho rappresenta una figura di “professionista colto” attraverso la quale rileggere molti aspetti del mestiere dell’architetto in quel “laboratorio della modernità” che è stata Milano negli anni della ricostruzione post-bellica.