Curatore/i: Roberto Podda - Paola Gambero - Marco Biraghi
Un labirinto color seppia in campo bianco, contornato da un motto IO RIDO PERCHÉ HO PAURA, dove una freccia, all’ingresso del labirinto, ha sostituito la “G” di GRIDO. Quando pensai a questo mio marchio o logo, da apporre sui progetti e sulla carta intestata, nel 1939, l’accusa che si faceva agli architetti moderni era quella di essere buoni soltanto a disegnare frecce. Mentre IO RIDO PERCHÉ HO PAURA poteva essere la filosofia di chi come me si apprestava ad affrontare una incerta attività professionale.
Vico Mossa
La Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano ospita, presso gli spazi della Galleria del Progetto, la prima mostra monografica dedicata al lavoro dell’architetto sardo Vico Mossa. È questo un momento importante per la cultura architettonica italiana che ritrova così un suo protagonista di primaria importanza, fino a qui noto principalmente per il suo impegno rispetto agli studi relativi all’architettura cosiddetta minore. Il progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna e patrocinato tra gli altri dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, si inserisce nel quadro degli interventi che il Comune di Serramanna, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha messo in atto allo scopo di preservare, studiare e valorizzare l’Archivio di architettura Vico Mossa.
La mostra IO RIDO PERCHÉ HO PAURA, con oltre 200 tra tavole di progetto, disegni, modelli, fotografie, lettere, articoli, libri ecc., per la maggior parte inediti, realizzati tra il 1935 ed il 1990, offre al visitatore l’occasione, oltre che di ricostruire il profilo poliedrico dell’autore, di precisare, attraverso la viva testimonianza delle opere, il ruolo che la Sardegna ha saputo svolgere nel panorama dell’architettura italiana di quegli anni. Se, come scrive E. N. Rogers <<La modernità è l’istanza più evoluta della tradizione>>, rileggere oggi l’opera di Vico Mossa, la sua estrema attenzione ai caratteri locali, alle specificità dei contesti, alle fragilità derivanti da una condizione di atavico isolamento, diventa qui una operazione di estrema attualità, utile e vitale testimonianza di come il principio dell’economia di mezzi, da sempre intrinsecamente legato alla conoscenza dei luoghi, sia ancora capace di nutrire il presente divenendo chiave d’accesso per progettare il futuro.
La mostra IO RIDO PERCHÉ HO PAURA. Vico Mossa. Architettura sarda tra ruralità e modernità, si inserisce in una serie di iniziative svolte a seguito del protocollo d’intesa siglato tra la Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanea e la Direzione Generale per gli Archivi, aventi l’obiettivo di dar vita ad un Piano nazionale per gli Archivi dell’Architettura del Novecento attraverso il quale tutelare e valorizzare il vastissimo patrimonio documentario conservato in questi luoghi spesso poco conosciuti al grande pubblico. L’esposizione milanese costituisce, inoltre, il tassello di un più ambizioso progetto che vede l’Amministrazione Comunale di Serramanna e i suoi partners impegnati, oltre che nella promozione dell’archivio Vivo Mossa, nella creazione di un Centro di Ricerche a lui dedicato che possa, in seguito, diventare la base per la costituzione del primo Centro Studi per la Storia dell’Architettura in Sardegna.
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Locandina
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